ENDODONZIA RETROGRADA
La paziente si presenta alla nostra attenzione con il 1.2 (laterale superiore di dx) che presenta un importante riassorbimento osseo all'apice del suddetto elemento dentale (Fig.1) causato da un pregresso trauma che ne ha provocato la progressiva necrosi; pertanto si è proceduti a sottoporla a trattamento endodontico ortogrado e retrogrado (mediante accesso chirurgico).
Con il trattamento endodontico ortogrado abbiamo effettuato l'accesso alla camera pulpare, con conseguente sagomatura e detersione del canale radicolare (Fig.2) tramite strumenti endodontici manuali (k-files), meccanici (strumenti in nichel titanio) e mediante soluzioni irriganti ad azione detergente e disinfettante (acqua ossigenata, ipoclorito di sodio).
Dopo la detersione dello spazio endodontico abbiamo effettuato una sigillatura tridimensionale di tutte le strutture del canale tramite una gomma termoplastica (guttaperca) ed un cemento canalare autoindurente, secondo le tecniche di condensazione laterale a freddo e condensazione verticale a caldo.
A causa dell'importante riassorbimento osseo all'apice dell'elemento dentale, si è proceduto con un trattamento endodontico retrogrado che consiste nel sollevamento del lembo mucoperiosteo sul fornice vestibolare della bocca, in corrispondenza dell'apice del 1.2, e l'apertura di un opercolo attraverso l'osso per raggiungere l'apice da trattare.
Quindi abbiamo preparato una sede per la chiusura retrograda dello spazio endodontico tramite MTA( mineral triossido aggregato), preferito per le migliori caratteristiche di biocompatibiliti. L'operazione si conclude con la chiusura del lembo d'accesso tramite sutura non-riassorbibile e si effettua una prima lastra di controllo (Fig.3).
Viene effettuato, poi, un controllo a 7 giorni, con rimozione della sutura e lastra di controllo (Fig.4), dove si può notare la perfetta chiusura endodontica del canale radicolare e la scomparsa del riassorbimento osseo all'apice dell'elemento dentale.