Tossicita’ dell’amalgama (piombo)
ià dal VII° secolo, in Cina, si usava una pasta d'argento e mercurio per otturare i denti. Nel medioevo, gli alchimisti tutti erano affascinati da questo metallo liquido, argento vivo, che apriva i pensieri alle congetture più varie. Nel 1800 in Europa e nel 1830 in USA, si usava regolarmente l'amalgama per le otturazioni dentarie, ma già verso il 1850 vi fù un primo ripensamento:
"The American Society of Dental Surgeon " vietò ai propri iscritti di continuare ad usarlo. Black, verso il 1900, lo consigliava caldamente, anche perché, nel frattempo, era stata modificata la composizione. Per ottanta anni l'amalgama, prima sciolto, poi in dosi capsulate, è stato il materiale di elezione per le otturazioni nei distretti posteriori: resistente, facile da usare, duraturo, economico, rispetto all'alto costo degli intarsi in oro e alla fragilità dei primi compositi per restauri occlusali.
Negli ultimi anni, da più parti, è cominciata una revisione critica sul suo uso e sui suoi possibili effetti collaterali, dovuti essenzialmente al mercurio, presente per il 40/50% in una dose di amalgama.
Vero è che in natura (eruzioni vulcaniche, mari) si trova in grandi quantità, così pure come scarichi di industrie (basti ricordare la sindrome di Minamata, in Giappone); altre fonti di inquinamento da mercurio, sono: auto vecchie, alimenti esposti a pesticidi, pesticidi, lassativi, amalgama, tubi dell'acqua, cosmetici, conservanti per il legno, adesivi.
I sintomi da intossicazione da mercurio:
insonnia, parestesia, nervosismo, perdita di memoria, ansietà, dolori muscolari, irritabilità, depressione, infiammazione della pelle, disbiosi intestinale, stomatite aftosa, lingua fissurata o a lampone, psoriasi, vitiligine, fatica cronica, alterazioni tiroidee, ovaio policistico, oligospermia.
Non tutti sanno che il primo atto per la tutela della salute dei lavoratori, fu fatto nel 1665, per la protezione dal mercurio; altresì è vero che nel tonno è presente mercurio, ma una parte per milione, mentre nei nostri amalgami è di 500.000 per milione...
Masticando una gomma americana, particelle si staccano dalle otturazioni e il livello di Hg, nella cavità orale rimane elevato per più di un'ora e, dopo la rimozione di una vecchia amalgama, senza i dovuti e necessari accorgimenti, il tasso di Hg nella saliva è elevato e, nelle persone con sintomi da intossicazione, si può avere un peggioramento degli stessi, quindi: gli amalgami vanno eliminati secondo procedure apposite.
Il mercurio, nel corpo umano, dopo assorbimento per inalazione o ingestione, va ad interferire con il sistema immunitario, renale, intestinale, riproduttivo, nervoso. A livello immunitario, con prove su topi, si sono avuti casi di malattie autoimmuni. Nel rene si è visto che influisce con l'inulina, il sodio e l'albumina: l'albumina può elevarsi dopo otturazioni con amalgami e i livelli rimangono alti fino ad un anno dopo la rimozione degli stessi.
La normale flora batterica intestinale può venire alterata e dare luogo a fenomeni di disbiosi ( candida ) con sequela di effetti collaterali; non dimentichiamo le correnti galvaniche che si producono in bocca e tendono ad acidificare l'ambiente orale, abbassando il normale pH e favorendo funghi e lieviti.
Per quanto riguarda il sistema riproduttivo, basti pensare che vi sono prove che inducono a ritenerlo responsabile di alcune sterilità (uomo-donna) e di ovaio policistico. Per il sistema nervoso centrale c'è l'ipotesi che intervenga nei prodromi dell'Alzheimer, al pari di altri metalli pesanti.
Per eliminare le molecole si ricorre ad un chelante (sostanza che unita ad un'altra, diventa un sale insolubile), medicinali omeopatici; ad una pianta ( cilantro ) usata in cucina in Vietnam e Thailandia, alla quale è stata riconosciuta una forte proprietà chelante.
Si sconsiglia di usare l'amalgama in donne incinte, bambini, malattie renali, allergie e sotto le capsule, per i ben noti motivi di galvanismo.
In Svezia, in alcune città, è addirittura vietato usarlo, così come in Giappone. Ma allora, qualcuno dirà, come è possibile che persone con 10\12 amalgami non abbiano sintomi e persone con due amalgami sì ?
Tutto dipende dalle difese e risorse del singolo individuo. Però è inutile e pericoloso tenere l'organismo in attività difensiva al massimo, col serio rischio che non possa intervenire altrove, qualora se ne presenti la necessità o fare esaurire le riserve difensive ed immunitarie, in una lotta che può essere evitata sul nascere.
Nel nostro studio non si utilizza da tempo l'amalgama a favore di materiali (compositi), altamente estetici, perché del colore dello smalto dentale e soprattutto compatibili biologicamente ai tessuti orali.