Ortodonzia
L'ortodonzia è quella particolare branca dell'odontoiatria che studia le diverse anomalie della costituzione, sviluppo e posizione dei denti e delle ossa mascellari. Essa ha lo scopo di prevenire, eliminare o attenuare tali anomalie mantenendo o riportando gli organi della masticazione e il profilo facciale nella posizione più corretta possibile.La pratica ortodontica consiste sostanzialmente in due tipi di terapia che molto spesso sono consequenziali.Terapia chirurgica: si attua estraendo quei denti che ostacolano l'allineamento e l'articolazione degli altri o la corretta posizione dento-facciale; è attuata esclusivamente dagli odontoiatri.Terapia meccanica: si attua mediante la costruzione di diversi tipi di apparecchi che potranno essere fissi o mobili.
L’APPARECCHIO PER TUTTE LE ETA’: L’ INVISALING
Il trattamento ortodontico che rispetta l’estetica del sorriso
L’invisaling rappresenta l’alternativa trasparente al tradizionale apparecchio per i denti. La nostra terapia affianca le attuali tecniche di ortodonzia fissa, essendo capace di agire al pari di queste ultime effettuando uno spostamento corporeo del dente. Il suo uso sistematico consente di allineare i denti grazie ad una serie di mascherine trasparenti comode da indossare e ben tollerate dai pazienti. Tale sistema costituisce il risultato di un sistema computerizzato con precisione che si avvicina a 0,36 micron mettendo in campo l’applicazione di una coppia di forze che consente lo spostamento corporeo del dente. Tutti i dati sono immagazzinati in un database in modo da riprodurre solo lo step interessato in caso di perdita o di rottura di uno degli apparecchi.
Attivazioni: Ogni singolo apparecchio è costituito da materiale morbido che ha caratteristiche di termo-memoria, ed esercita la sua azione ottimale a 36° in modo da sviluppare una forza di correzione di 80g (0,78N forza decrescente).
L’attivazione è resa possibile grazie all’intervento combinato di:
1) Materiale e il filo (o molla)
2) Esercizi
Esercizi: Essendo un apparecchio attivo, esso inizia a funzionare già dal momento dell’applicazione avendo una tenuta primaria grazie ai ganci a palla. Durante la notte la sua azione viene aiutata da uno stimolo funzionale come la deglutizione con la quale si ha un serramento delle arcate e di conseguenza un esercizio utile ma del tutto involontario.
Per amplificare l’efficacia dell’apparecchio anche nelle ore diurne , si può svolgere il seguente esercizio:
• Stringere i denti tra i due apparecchi, in modo da portare la mandiboloa in protusione, cioè in situazione testa a testa; Ripetere per 15 sec. ogni 15 min per due ore per i primi 15 giorni di applicazione e ad ogni cambio di apparecchio.
All’inizio della terapia l’apparecchio tende a sfuggire l’adattamento sui denti; questo è normale, in quanto l’apparecchio ancora non ha raggiunto il suo obbiettivo: di allineare i denti. Quando l’allineatore ha svolto la sua azione, il paziente non lo sente più spingere (frizionare) e questo calza perfettamente sull’arcata dentaria (cioè spingendo non torna indietro). Questo fenomeno sarà il segno della necessità di cambiare l’apparecchio.
Note:
- Dopo qualche giorno di applicazione e di esercizi, l’apparecchio tende ad avere una tenuta maggiore e ciò coincide con una sensazione di indolenzimento avvertita dal paziente. Tale fenomeno è segno di una corretta applicazione dell’apparecchio.
- L’apparecchio in media va cambiato ogni 3 settimane e va portato dalle 20 alle 24 ore giornaliere.
- Se l’apparecchio provoca un insulto sulla mucosa, il paziente deve avvertire il clinico che provvederà a levigare l’allineatore con una fresa a tungsteno.
- Maggiore è il tempo di applicazione dell’apparecchio, minore sarà la durata della terapia.
Regole di igiene per l’Invisaling: Per la pulizia si consiglia di utilizzare acqua fredda corrente, in quanto l’acqua calda può far subire modifiche all’apparecchio. L’apparecchio va pulito con un normale detergente e spazzolino e può essere disinfettato immergendolo in acqua e colluttorio alla clorexidina.
Può succedere che l’allineatore resti intaccato da residui alimentari o placca batterica in punti difficilmente accessibili; questo fenomeno può essere eliminato dal clinico intervenendo con un ablatore. Si consiglia inoltre, di non es porre l’apparecchio a raggi diretti del sole o fonti di calore.
Nell’ultima settimana di applicazione del apparecchio, può essere utilizzato anche un gel sbiancante al perossido di carbammide in concentrazione del 6%, per accoppiare l’azione dell’allineamento allo sbiancamento.