Test salivari per prevenire la carie
L'odontoiatria del futuro è sempre più indirizzata verso la prevenzione e una individuazione del ph salivare può aiutarci a capire come prevenire la formazione della carie.
Lo studio Telesca offre ai suoi pazienti moderni test biologici della saliva che, unitamente all'ispezione clinica, offrono la possibilità di valutare il rischio individuale di carie, prima ancora che un danno sia riconoscibile.
Le caratteristiche più rilevanti della saliva, a questo riguardo, sono il flusso salivare, il potere tampone e la concentrazione batterica di specifici ceppi.
Quando si sente parlare di cariorecettività si intende la predisposizione di un individuo ad essere affetto da patologia cariosa, ed in questo senso la saliva può costituire un mezzo attraverso cui fare diagnosi di cariorecettività. Un metodo di indagine è rappresentato dal test salivare, infatti attraverso il test della saliva noi riusciamo a studiare le tre caratteristiche importanti della saliva cioè il flusso salivare, il ph, ovvero il potere tampone e la presenza di specifiche famiglie di batteri cariogeni.
Test CRT BUFFER
Il flusso salivare determina una vera e propria azione di diluizione sui residui alimentari, favorendo il loro rapido allontanamento dal cavo orale, come anche dei batteri non ancora adesi alle superfici dentali. Riduzioni della secrezione salivare, se protratte nel tempo, favoriscono lo sviluppo di nuove lesioni e l'ampliamento di quelle esistenti. La valutazione del flusso salivare è di semplice esecuzione nello Studio del dott.Telesca: è sufficiente chiedere al paziente di raccogliere la saliva prodotta per 5 minuti in un contenitore Se la quantità di saliva prodotta sarà < 1 ml/min, il flusso è da considerarsi ridotto. È comunque necessario ripetere l'esame per confermare il dato rilevato.
Il secondo parametro salivare correlato al rischio di carie è il potere tampone, che consiste nella capacità di riequilibrare l'ambiente acido che può venire a crearsi nel cavo orale. L'acidità di alcuni alimenti (agrumi, soft drink, succhi di frutta) e gli acidi prodotti dai batteri acidogeni ne rappresentano la causa. Tale valutazione è facilmente realizzabile con apposite strisce-test che messe a contatto con la saliva, dopo circa 5 minuti, presentano un viraggio colorimetrico che verrà valutato confrontandolo con un'apposita tabella fornita unitamente al test.
Un basso potere tampone espone i tessuti a un più elevato rischio di erosione, qualora alimenti acidi vengano assunti con regolarità.
Test CRT BACTERIA
L'ultimo parametro salivare valutabile con relativa semplicità dal dott. Vito Telesca e il cui risultato è di grande rilevanza ai fini della valutazione del rischio, è la concentrazione salivare di batteri cariogeni.
Le due specie batteriche più importanti che causano la carie sono lo Streptococcus mutans e i Lactobacilli, in grado di produrre consistenti quantitativi di acidi. Quando l'ambiente orale raggiunge livelli di acidità critici (pH intorno a 4.8), hanno inizio quei processi, che, se non precocemente intercettati o prevenuti, portando allo sviluppo della carie.
Nei soggetti predisposti hanno pertanto grande importanza i test microbiologici della saliva, grazie ai quali si valutano la quantità di S. mutans e Lactobacilli presenti nel cavo orale, che é direttamente proporzionale alla probabilità di sviluppo della carie.
La presenza di Lactobacilli nella saliva in quantità superiore alla norma indica un fattore di rischio per il paziente a causa di un' alimentazione eccessivamente ricca di zuccheri, accompagnata da una scarsa igiene orale: tale specie batterica é responsabile di una produzione di acidi che concorrono a far diminuire il pH orale. Una eccessiva presenza di Streptococchi, invece, indica presenza di placca in quantità superiore alla norma, dunque predisposizione individuale e/o scarsa igiene orale.
Quindi con il Test CRT bacteria, un prelievo di saliva viene fatto colare su un supporto plastico su cui sono posizionati due terreni di coltura selettivi per le due specie batteriche.
Dopo il periodo di incubazione, il risultato del test si confronterà con una tavola di riferimento (risultato in 2 giorni).
Sarà così possibile individuare i soggetti con concentrazioni elevate di microrganismi cariogeni.
La presenza di lattobacilli in elevate quantità indica un fattore di rischio correlato soprattutto a un'alimentazione eccessivamente ricca di zuccheri, associata a una scarsa igiene orale.
L'esecuzione del test e la valutazione dei tre parametri considerati (flusso, potere tampone, concentrazione batterica) consente di selezionare soggetti a basso od elevato rischio di carie. I primi non dovranno necessariamente modificare le proprie abitudini, ma semplicemente sottoporsi a periodici controlli. I pazienti ad elevato rischio dovranno, al contrario, essere sottoposti ad un regime preventivo intenso ed efficace.